
Con Genesis, Salgado ha voluto mostrare quella parte del nostro pianeta che appare ancora come all'origine dei tempi (da cui il nome), e il suo occhio, ancora una volta, ha permesso a chiunque voglia guardare le sue foto di vedere le luci e le ombre di quella parte del pianeta fuori dal mondo (quello occidentale). Bellissima, la mostra. Per coincidenza, ho visto anche lui, Sebastiao Salgado, mentre ero fuori ad aspettare. Non ho mai chiesto un autografo in vita mia, e in generale mi sento estranea all'attrazione che suscitano i "divi". Ma se avessi visto prima Il sale della terra, probabilmente sarei andata a stringergli la mano, solo per la consapevolezza di essere in presenza di un essere umano, oltre che di un artista, straordinario.
Wenders ha illustrato la vita di Sebastiao Salgado in modo coinvolgente, facendo parlare lui in prima persona, lui e le sue foto. Credo che si sia accorto ed ha mostrato benissimo quello che c'è di diverso nelle foto di Salgado: quelle immagini lui è andato a cercarsele, a volte davvero in capo al mondo, le sofferenze impresse sulla carta le ha condivise, quelle vite lo hanno coinvolto enormemente, e lui ha riversato l'emozione che sentiva nella fotografia, e ce l'ha offerta. Le sue sono immagini statiche che non hanno nulla di statico, sono vive, trasmettono la voglia di capire, di condividere, in ogni caso di non restare indifferente. I suoi ritratti ti frugano nella coscienza, l'immensità dei suoi cieli ti ingoia, ogni particolare catturato mostra una partecipazione emotiva che ti lascia senza fiato.
Mentre guardavo Il sale della terra mi sono commossa, ho sorriso, ho sentito che c'era qualcosa che scuoteva le coscienze. Bello l'accostamento fra le foto in bianco e nero di Salgado e le altre immagini a colori che compongono il film documentario. Bella la colonna sonora. Un film che vale la pena di essere guardato per conoscere la vita e le opere di uno degli artisti senz'altro più incredibili di questa epoca.
Ogni tanto il Brasile tira fuori dal cilindro un personaggio che lascia il segno nella storia.
Mentre guardavo Il sale della terra mi sono commossa, ho sorriso, ho sentito che c'era qualcosa che scuoteva le coscienze. Bello l'accostamento fra le foto in bianco e nero di Salgado e le altre immagini a colori che compongono il film documentario. Bella la colonna sonora. Un film che vale la pena di essere guardato per conoscere la vita e le opere di uno degli artisti senz'altro più incredibili di questa epoca.
Ogni tanto il Brasile tira fuori dal cilindro un personaggio che lascia il segno nella storia.
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