venerdì 20 marzo 2015

Fra sanità pubblica e privata, meglio non ammalarsi...

Chiaro che potendo scegliere chiunque farebbe volentieri a meno di ricorrere a medici e ospedali. Ma in caso di necessità, qui in Brasile c'è poco da stare allegri. La sanità pubblica è piuttosto carente, per cui chi la frequenta lo fa solo per mancanza di alternative (leggi  soldi). In realtà io ho avuto l'occasione di sperimentarla di persona molto poco, visto che le lamentele che si sentono in giro non mi hanno certo invogliato a fare da cavia, e tanto meno a farla fare ai miei figli. Si parla di file spaventose, una cronica mancanza di medici, di strutture fatiscenti, di mancanza di medicinali, etc. A qualcuno verrà in mente senz'altro la malasanità di casa nostra, e per carità, l'impressione è che il nostro Paese stia precipitando anche in questo senso verso traguardi negativi. Ma la situazione in Italia continua ad essere migliore che in Brasile. Se si considerano i posti letto negli ospedali, ad esempio, l'Italia è appena scesa (grazie ai recenti tagli) a 3 per mille, cioè al limite minimo raccomandato dall'OMS, mentre il Brasile si attesta ancora sui 2,3 per mille. Il Brasile ha una cronica carenza di medici (2 per mille abitanti), e come per molti altri aspetti anche in questo ambito vige una disuguaglianza molto forte fra le varie regioni (ad essere penalizzati, come al solito, sono il Nord e il Nordest). Ma statistiche a parte, non me ne vogliano i brasiliani, in generale la bassa qualità nei servizi che ho visto qui, anche nel settore privato, in Italia ancora è difficile da raggiungere (e speriamo che duri). Insomma, avendo la necessità di ricorrere a cure mediche più o meno urgenti, direi che la strada del pubblico non è percorribile, almeno finché uno se lo può permettere. 
L'alternativa che qui la classe medio-alta usa tantissimo è quella di stipulare un plano de saúde (assicurazione privata). Ma è un'alternativa che non mi convince per niente. Intanto il primo problema del plano de saúde è il costo (attenzione, perché quelli economici pare siano una fregatura, peggio degli altri). Il preventivo richiesto per una famiglia di quattro persone come la nostra (due adulti e due bambini) è allo stato attuale di circa $R 2000 al mese (non ho sbagliato a scrivere gli zeri, si tratta proprio di duemila reais!!). Una spesa, quindi, di $R 24000 all'anno. E la cifra in questione ovviamente è soggetta, come molte altre cose in Brasile, al reajuste annual, cioè ogni anno aumenterà automaticamente di una percentuale legata all'indice di inflazione indicato dal governo (e l'inflazione qui è decisamente alta). Se si trattasse di un servizio efficiente ed onesto, forse, converrebbe comunque stipulare questo benedetto plano de saúde. Ma da quello che sento dire in giro, avere un'assicurazione non ti fa avere il bum bum parato.

Prima di tutto, in genere il plano de saúde prevede la cosiddetta carência, ovvero un periodo a partire dalla firma del contratto in cui l'assicurazione non ti copre (la legge prevede fino ad un massimo di 6 mesi). Quindi diciamo che i primi 12000 li spendi senza nemmeno avere diritto a quanto ti spetta da contratto. Secondo, molti medici non accettano alcun plano de saúde (soprattutto, dicono, i più bravi), per cui se hai bisogno di un dottore ti devi accontentare di quelli che accettano il tuo. Non solo: alcuni medici accettano i pazienti con un plano, ma solo in determinati giorni e/o orari. Il risultato è che la maggiore lamentela di chi ha stipulato un plano de saúde è l'attesa nell'ottenere un appuntamento (tanto che a volte pare sia più veloce ottenerne in una struttura pubblica). In più, non tutti i servizi che possono servire in caso di problemi di salute sono coperti dall'assicurazione, per cui può succedere che oltre a pagare profumatamente la tua polizza, tu debba integrare con altri soldi per gli "extra". Infine, in caso di una vera emergenza, rischi di ritrovarti a dover aspettare il consenso dell'assicurazione che viene contattata dall'ospedale per sapere se pagheranno i costi di un trattamento piuttosto che di un esame.
Insomma, mi sembra che a parte non ammalarsi, l'unica soluzione per sopravvivere (quasi con certezza) alla sanità brasiliana sia pagare in contanti al momento del bisogno (augurandosi, appunto, di non averne).

...continua...

2 commenti:

  1. Questa analisi sul "sentito dire " non è corrispondente del tutto alla realtà, Premesso che pago un buon plano de saude di 2200 reais al mese per una famiglia di 5 persone arrivo quasi a 25.000 reais l'anno. Al cambio attuale sono circa 6000 euro. Quando ero in Italia , siccome non avevo diritto a sconti, tra analisi cliniche e di laboratorio nonchè visite specialistiche di ticket sanitari spendevo di più. Quindi la sanità "gratuita" in Italia è appannaggio delle classi meno abbienti perchè basta superare la soglia dei 2500 euro mese sei considerato "ricco" e paghi ticket assurdi ( 200/250 euro per un esame del sangue completo). Grazie al plano de saude solo nel 2014 siamo ricorsi al pronto soccorso di un Ospedale privato 3 volte. Ambiente pulito, personale molto gentile ed efficiente. Mia figlia ha avuto la sventura di rompersi un legamento del ginocchio sciando in Italia durante le vacanze invernali . In Italia per operarla all'Ospedale pubblico , non essendo una operazione di pronto soccorso, mi avevano dato la disponibilità dopo 10 mesi ( mia figlia avrebbe dovuto camminare mezza "sciancata" per 10 mesi) privatamente mi hanno chiesto non meno di 15.000 euro ( 60.000 reais) . Preso atto di ciò ho abbandonato l'idea di farla operare in Italia e siamo venuti in Brasile . Dopo 15 gg dall'arrivo è stata operata dal miglior ortopedico di Salvador , aveva una camera solo per lei con bagno e doccia , con il letto per l'accompagnante che aveva diritto anche ai pasti. E' vero che i migliori specialisti ricevono in via "preferenziale" privatamente ( come se in Italia fosse diverso) ma hanno alcuni gg a settimana dedicati ai pazienti con plano de saude. Cosa cambia? I tempi di attesa. Se paghi la visita ti danno l'appuntamento nel giro di una settimana , con il plano nell'arco di 1 mese o due. L'dea malsana di non avere un plano de saude e pagare solo se si ha bisogno è da kamikaze. Se uno arriva in un ospedale privato senza plano non c'è verso di entrare . Anche se paghi non ti prendono perchè non hanno la certezza di quello che potranno spendere per curare la persona e se questa abbia o meno i mezzi per pagare. Solo alcuni per accettarti pretendono una cauzione di minimo 2000 dollari + una pre-autorizzazione della carta di 10.000 reais... Un italiano che pensava di "pagare" in caso di incidenti ha avuto la sventura di fratturarsi la caviglia. E' andato al pronto soccorso pubblico ( al privato non lo hanno fatto nemmeno entrare) lo hanno ingessato alla meno peggio e ciao. Dopo qualche giorno si è accorto che avrebbe dovuto fare un intervento alla caviglia. Privatamente gli hanno chiesto , Tra operazione e ricovero 60.000 reais....

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    1. Caro anonimo, intanto ti ringrazio per aver commentato il post. Mi piace l'idea di avere un confronto. Volevo comunque puntualizzare che ho avuto più di un'esperienza diretta con la sanità privata brasiliana, e non posso dire che non abbia funzionato (in termini di salute). L'impressione però è stata di essere un cliente da conquistare o un pollo da spennare, non un paziente. Ho avuto naturalmente esperienza anche con la sanità italiana, pubblica e privata, e so benissimo che non è il massimo. Tutto comunque dipende dalle esperienze che uno ha vissuto, per questo cito anche i sentito dire o delle statistiche, per rendere un minimo più obiettivo quello che scrivo. E per lo stesso motivo è importante sapere anche cosa è successo (o succede) agli altri. Il mio blog non vuole assolutamente essere un confronto fra Italia e Brasile in cui l'Italia esca vincitrice. Solo che mi preme sfatare il mito del Brasile tutto sole, mare e cocco, dove tutti sono felici e se ci si riesce ad arrivare si è risolto ogni problema. Tutto qui. Se vorrai lasciare altri commenti (magari con il tuo nome) mi farà piacere. Ciaoooo

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