mercoledì 18 febbraio 2015

Gita ad Indaiá

Finalmente ho varcato il confine del Distretto Federale (in macchina, intendo), e sono entrata nel Goiás, lo Stato all'interno del quale è stato ricavato appunto il Distretto 55 anni fa. Gita di lunedì, visto che qui il giorno prima del martedì grasso si fa ponte, guai ad affaticarsi prima della baldoria di carnevale. Il tempo non era dei più promettenti, ma alla fine il rischio di ritrovarci sotto un temporale è stato scongiurato. Per km e km si vedevano solo campi campi e poi ancora campi (di cosa non siamo riusciti a capirlo). Abbiamo attraversato la ridente Planaltina, sbagliato strada un paio di volte e poi, dopo ben 2 ore di macchina, siamo arrivati alle sospirate cascate di Indaiá. A nostra discolpa, le indicazioni per arrivare sono praticamente inesistenti.

L'ingresso si paga R$15 (solo per gli adulti). C'è un comodo parcheggio e con un sentiero piuttosto breve si arriva alla prima cascata. Purtroppo con i due bimbi non siamo potuti andare oltre, infatti ho letto che addentrandosi per un altro sentiero (attenzione ai serpenti!) si incontrano diverse cascate di varia altezza, fino ad arrivare alla cascata di Itiquira, la più alta di tutte. Comunque, anche fermandosi alla prima cascata, si può fare un bel bagnetto rinfrescante (molto rinfrescante!) nelle diverse pozze che si formano prima che il fiume si getti nella cascata. A parte la completa mancanza di qualsiasi infrastruttura, per fermarsi a godere dell'amenità del luogo non c'è molto spazio, e se si arriva tardi come noi (ahimé) si male alloggia. 
In realtà credo che valga davvero la pena solo nel caso in cui si possa esplorare e addentrarsi nel sentiero che porta alle altre cascate. Ma sempre meglio che restare in città.
Buon bagnetto!!!



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