Ecco, ci risiamo. Un nuovo anno scolastico è alle porte, e sono ancora una volta alle prese con la ricerca del materiale scolastico. Sembra una sciocchezza, lo so, ma se vivete in Brasile questo momento può farvi sfiorare l'esaurimento nervoso. Premetto che i miei figli non frequentano ancora il liceo: il maggiore deve iniziare la seconda elementare, mentre il piccolo ha solo due anni. Ebbene, questo dettaglio non frena una richiesta di materiale scolastico a dir poco sproporzionata. Sproporzionata nella quantità e nel prezzo. Otto quaderni per la seconda elementare, per esempio. Un quaderno per materia. Tutti a righe poi, compreso quello di matematica. Rivedendo i quaderni dell'anno scorso mi sono resa conto che alcuni non erano stati usati se non per poche pagine. E la richiesta di quaderni non è generica, tipo un quaderno a righe, punto. No, loro pensano bene di specificare che le pagine devono essere 96, 48 per le materie più sfigate. E spreco sia, insomma.
Aggiungeteci che, come sempre, entrare in una cartoleria brasiliana con una lista del genere significa uscirne, se sei fortunato, con metà del materiale che ti serve, e che dovrai entrare in altre dieci per avere (quasi) tutto.
Non parliamo poi del costo di tutta questa abbondanza. Già l'anno scorso, all'alba delle elementari, mi sono imbattuta nell'acquisto di un libro che costava nientepopodimenoche 936 reais (più di 300 euro, in prima elementare!!!). Fra l'altro il libro non si acquista normalmente in libreria, ma su Internet, il che può essere comodo, ma non ti permette di capire a cosa si debba un prezzo così esagerato. Tant'è che mio marito ed io ci siamo guardati e all'unisono abbiamo pensato ad un errore...ma quale errore! Era proprio quello il prezzo, e alla fine dopo aver toccato con mano il famoso libro (la prima volta l'ho sfogliato avidamente: doveva contenere certo qualcosa di incredibile!) ho capito che non c'era una giustificazione plausibile. Una serie di dispense curate graficamente ma con nessuna sostanza, un pò come tutto qui...basti pensare che il programma scolastico prevedeva nella sezione storia "l'evoluzione della palla da calcio"...ma vaff!!!
Pensavo anche che questo delirio fosse appannaggio esclusivamente delle scuole private, ma ho avuto conferma che anche nel pubblico fanno la loro parte. Alla faccia della scuola accessibile a tutti. Se si considera che nella scuola pubblica vanno praticamente solo i poveri...
Ma soprattutto mi viene il dubbio, dopo più di 4 anni di Brasile, che sono io l'unica a preoccuparsi di rispettare scadenze e materiale richiesto. E che forse la richiesta sproporzionata è dovuta proprio alla consapevolezza che la maggior parte dei genitori non consegnerà tutto quello che è stato richiesto...come dire, melius abundare...