giovedì 29 gennaio 2015

Il materiale scolastico



Ecco, ci risiamo. Un nuovo anno scolastico è alle porte, e sono ancora una volta alle prese con la ricerca del materiale scolastico. Sembra una sciocchezza, lo so, ma se vivete in Brasile questo momento può farvi sfiorare l'esaurimento nervoso. Premetto che i miei figli non frequentano ancora il liceo: il maggiore deve iniziare la seconda elementare, mentre il piccolo ha solo due anni. Ebbene, questo dettaglio non frena una richiesta di materiale scolastico a dir poco sproporzionata. Sproporzionata nella quantità e nel prezzo. Otto quaderni per la seconda elementare, per esempio. Un quaderno per materia. Tutti a righe poi, compreso quello di matematica. Rivedendo i quaderni dell'anno scorso mi sono resa conto che alcuni non erano stati usati se non per poche pagine. E la richiesta di quaderni non è generica, tipo un quaderno a righe, punto. No, loro pensano bene di specificare che le pagine devono essere 96, 48 per le materie più sfigate. E spreco sia, insomma.
Aggiungeteci che, come sempre, entrare in una cartoleria brasiliana con una lista del genere significa uscirne, se sei fortunato, con metà del materiale che ti serve, e che dovrai entrare in altre dieci per avere (quasi) tutto.

Non parliamo poi del costo di tutta questa abbondanza. Già l'anno scorso, all'alba delle elementari, mi sono imbattuta nell'acquisto di un libro che costava nientepopodimenoche 936 reais (più di 300 euro, in prima elementare!!!). Fra l'altro il libro non si acquista normalmente in libreria, ma su Internet, il che può essere comodo, ma non ti permette di capire a cosa si debba un prezzo così esagerato. Tant'è che mio marito ed io ci siamo guardati e all'unisono abbiamo pensato ad un errore...ma quale errore! Era proprio quello il prezzo, e alla fine dopo aver toccato con mano il famoso libro (la prima volta l'ho sfogliato avidamente: doveva contenere certo qualcosa di incredibile!) ho capito che non c'era una giustificazione plausibile. Una serie di dispense curate graficamente ma con nessuna sostanza, un pò come tutto qui...basti pensare che il programma scolastico prevedeva nella sezione storia "l'evoluzione della palla da calcio"...ma vaff!!!

Pensavo anche che questo delirio fosse appannaggio esclusivamente delle scuole private, ma ho avuto conferma che anche nel pubblico fanno la loro parte. Alla faccia della scuola accessibile a tutti. Se si considera che nella scuola pubblica vanno praticamente solo i poveri...

Ma soprattutto mi viene il dubbio, dopo più di 4 anni di Brasile, che sono io l'unica a preoccuparsi di rispettare scadenze e materiale richiesto. E che forse la richiesta sproporzionata è dovuta proprio alla consapevolezza che la maggior parte dei genitori non consegnerà tutto quello che è stato richiesto...come dire, melius abundare...

martedì 20 gennaio 2015

Joao Pessoa: un assaggio


Sono appena tornata da una vacanza a Joao Pessoa, ovvero uno dei posti che tutti identificano con il Brasile, quello "vero". Non è un caso che la città sia piena di italiani. Ho sentito parlare italiano passeggiando sul lungomare, ho incontrato un cameriere milanese che serviva ai tavoli di una churrascaria, mi sono imbattuta in una coppia di sardi che gestiscono una lavanderia. Se vi state chiedendo il perché, pensate ad una località di mare con una temperatura media di 26 gradi, spiagge molto belle, un venticello che non vi fa soffrire il caldo, un costo della vita relativamente basso.

Joao Pessoa prende il nome da un uomo politico (Presidente dello Stato del Paraiba e candidato alla vice-presidenza con Getulio Vargas) assassinato a Recife nel 1930. Fondata nel 1585, è la terza capitale più antica del Brasile.

Joao Pessoa è però conosciuta anche come Porta do Sol, perché qui si trova il punto più a oriente di tutta l'America Latina (la Ponta do Seixas), dove i turisti possono godere di un bel punto panoramico, con il mare di un azzurro dalle diverse sfumature. Lì accanto è stato poi progettato da Oscar Niemeyer un edificio denominato Estação Cabo Branco – Ciência, Cultura e Artes, che ospita diverse mostre e un percorso scientifico conoscitivo, con entrata gratuita.

Anche il centro di Joao Pessoa merita una visita. Accanto ad edifici fatiscenti e nuove costruzioni che francamente potevano risparmiarsi, ci sono infatti degli affascinanti palazzetti coloniali e delle costruzioni barocche da vedere.
Il sabato pomeriggio si tiene poi in centro il "sabadinho bom", un evento organizzato dalla Prefeitura con musica dal vivo (samba, chorinho e forrò) e degli avventori danzanti che si divertono e fanno molto Brasile (sempre quello dell'immaginario collettivo).

Altra attrazione turistica della capitale paraibana è il tramonto alla spiaggia del Jacaré (Por do sol do Jacaré). Infatti a Joao Pessoa manca il tramonto sul mare, ma non si sono persi d'animo ed hanno sfruttato il tramonto sul fiume Paraiba, ovvero sulla foresta che lo costeggia. Si tratta di un fiume di grandi dimensioni, e il sole che va a nanna è abbastanza suggestivo. Ad aumentare la suggestione c'è anche il sassofonista Jurady do Sax, che  si esibisce tutti i giorni alle 17 suonando il Bolero di Ravel su una barca che si trascina lenta sulle acque del fiume su cui si riflette la luce calda del sole morente. Si può assistere allo spettacolo dalla strada o comodamente seduti in uno dei localini fioriti sul posto.

Se siete a Joao Pessoa e volete prendere una pausa dalla spiaggia (eh sì, vita dura...), vale anche la pena di visitare il Jardim Botanico, ricavato da quella che un tempo era conosciuta come Mata do Buraquinho. E' una passeggiata interessante fatta in compagnia di una guida che spiega le diverse specie animali e vegatali che si trovano nel giardino. Joao Pessoa è considerata  fra l'altro la seconda città più verde al mondo (dopo Parigi).

La vera attrazione di Joao Pessoa restano comunque le spiagge...ma questo è un altro post!