mercoledì 30 marzo 2016

Marzo pazzerello

Anche questo mese si avvia al termine, e presa da mille cose ho trascurato il blog. Mi sembra però doveroso (?) raccontare due cose che ho fatto in questo marzo brasiliano.

La prima è il viaggio a Florianopolis. Per chi non la conoscesse, Floripa è la capitale dello Stato di Santa Catarina, il secondo stato brasiliano partendo dal basso. Esce un pò dai canoni di quello che è il Brasile immaginato da noi europei, ma nello stesso tempo mantiene quel non so che di esotico che non guasta. Atterrando con l'aereo si vede subito che Floripa è su un'isola, almeno in parte. Questo fa sì che questa capitale conti ufficialmente 42 spiagge, anche se alcuni dicono che a guardare bene ce ne sono 100. Poco importa il numero, fatto sta che di spiagge ce ne sono tante, e per tutti i gusti. Ci sono quelle adatte per i surfisti, ma anche quelle perfette per le famiglie con i bambini, spiagge piene di infrastrutture (discutibile in alcune la capacità di inserirle senza deturpare il paesaggio, ma accontentiamoci), e spiagge isolate e selvagge. Primo punto a favore di Floripa, quindi. Ma andiamo con ordine. La prima impressione che ho avuto uscendo dall'aeroporto, e che ho continuato ad avere per tutto il soggiorno, è che Floripa è un'isola verde. Ed è un verde piacevole, accogliente. Bello. Sarà che ormai sono abituata al paesaggio del cerrado, da cui mi aspetto di veder uscire un leone da un momento all'altro, e sarà anche che la mata atlantica mi è diventata familiare dopo i quasi 3 anni vissuti a Curitiba. Comunque mi ha trasmesso una sensazione piacevole.

Il posto che mi è piaciuto di più è stato Jureré, pieno di ville molto belle, la maggior parte senza neanche una recinzione (sembra quasi di stare a Punta de Leste). C'è anche una via commerciale molto carina, e senz'altro più piacevole dei soliti megashopping all'americana che si incontrano in tutto il Brasile.
Praia da Joaquina
Un posto spettacolare è poi la Praia da Joaquina, a ridosso della quale ci sono delle dune di sabbia giganti, con un paesaggio mozzafiato. Sulle dune si pratica anche il sandboard, una specie di surf fatto appunto sulla sabbia, ma pare che questo sport porti con sé l'inconveniente di rovinare le dune. All'interno dell'isola ci sono anche diversi laghi e parchi naturali, dove si possono percorrere sentieri di difficoltà diverse.

Dune di sabbia, Praia da Joaquina
L'impressione a pelle, senza voler scomodare le statistiche, è che lì si viva bene. Ovvio che una vacanza è una cosa, vivere in un posto è un'altra. Però mi voglio soffermare sulle sensazioni, basate anche su un pò di esperienza in questo grande e strano Paese. E la sensazione è che Florianopolis goda del giusto equilibrio fra natura e infrastrutture, servizi e qualità della vita. Lì non fa sempre caldo, e se è vero che questo significa non godersi il mare 365 giorni l'anno, è anche vero che non si è sopraffatti dall'afa soffocante, e che un pò di varietà, anche meteorologica, non mi dispiace. Un'altra impressione è che questo ragionamento se lo sono fatti anche molti italiani, gli immigrati di prima generazione, che qui hanno aperto diverse attività, specialmente nella ristorazione. C'è comunque tantissima offerta turistica, e se dovessi tornarci cercherei senz'altro una pousada piuttosto che un hotel, come ho fatto, perché si tratta di strutture più caratteristiche e con la possibilità di intrattenere rapporti personali con i gestori-proprietari. 

Cos'altro ho fatto a marzo di bello? Sono andata ad un bellissimo concerto in omaggio a Tom Jobim...ma questo merita un post tutto suo,,,