venerdì 29 gennaio 2016

Zika o non Zika

Ci ho messo un pò a riprendermi dal passaggio fra anno vecchio e anno nuovo, anzi, a dirla tutta non mi sono ancora ripresa, ma voglio dare una svolta e scrivere almeno un post in questo gennaio che sembra non finire mai. Tanto è per me, come sempre.
E' il terzo gennaio che passo a Brasilia, e decisamente il più piovoso. Niente a che vedere con le piogge di Curitiba, il primo grande shock di questo Brasile ancora da scoprire, che ci ha accolto (era l'ormai lontano 2010) con 35 giorni di pioggia consecutivi. Qui non si arriva a tanto, ma data la limitatezza delle cose da fare in questa strana capitale, tolto il sole resta ben poco. Le scuole, oltre tutto, sono ancora chiuse, e i malanni "di stagione" in agguato. Certo, la pioggia concede una tregua dal calore che diventa insopportabile quando questa terra rossa non vede una goccia d'acqua per mesi e mesi, ma il rovescio della medaglia sono le zanzare, fastidiosissime, che ti assaltano giorno e notte. Ora poi il nuovo spauracchio è la Zika, e non solo in Brasile. 
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, 3-4 milioni di persone sarebbero a rischio contagio nelle Americhe, e di queste 1,5 milioni solo in Brasile. Qui in meno di un anno si è calcolato che sono nati più di quattromila bambini con microcefalia, una malformazione neurologica che comporta una crescita ridotta del volume del cervello e della circonferenza cranica, con possibili danni neurologici anche gravi. Si ipotizza che la microcefalia sia conseguenza di questo famigerato virus trasmesso dall'Aedes aegypti, la stessa zanzara responsabile della trasmissione della dengue. Intanto il nostro Ministero della Sanità ha sconsigliato le donne in gravidanza di viaggiare nei Paesi a rischio, fra cui in pole position il Brasile. 
Riporto integralmente da Corriere.it del 16 gennaio: "In Brasile, dopo aver schierato anche l'esercito in strada, la presidente Dilma Rousseff ha rivolto un appello ai principali leader religiosi per coinvolgere chiese cattoliche ed evangeliche nella lotta contro la zanzara Aedes (...)".
E così, accanto alla dengue, che già non lasciava proprio tranquilli, ecco il nuovo mostro. Il Governo Brasiliano ha quindi stanziato dei fondi per la ricerca di un vaccino che possa contrastare questo preoccupante fenomeno. 
Nel frattempo fanno festa (lo dico cinicamente) le ditte produttrici di repellenti e quant'altro contro le zanzare, visto che l'unico rimedio, per ora, è prevenire. Comunque, come sempre quando esplode "un'emergenza", o meglio, quando sono i mezzi di informazione a farla esplodere, sarebbe giusto porsi qualche domanda, tanto per non credere a tutto quello che ci vogliono propinare. E allora consiglio di leggere questo post tratto da Il Fatto quotidiano, tanto per non cadere dalle nuvole: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/26.

Ah, buon anno!

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